Consulenze Aziendali

“Sforzati di non avere solo successo, ma piuttosto di essere di valore”
Albert Einstain

Nel veloce mondo del business di oggi, nulla è più importante di un buon funzionamento della struttura aziendale.

Il metodo Seconda Visione per le Aziende nasce dalle teorie e sperimentazioni che in oltre sessant’anni di esperienza Bert Hellinger ha dimostrato essere alla base di tutte le strutture aziendali del mondo, indipendentemente dal contesto sociale e culturale: ogni azienda è, a modo suo, una famiglia, un sistema.
Questo permette di riconoscere legami e connessioni quasi sempre inconsci con destini difficili nel sistema-famiglia che si riflettono nella vita professionale.

Attraverso il metodo di Seconda Visione Aziendale possiamo allora rendere consapevoli certi processi destinati normalmente a restare ‘sommersi’ e nello stesso tempo ristabilire il collegamento con le forze vitali delle origini.  

Così come ogni individuo è unico, ogni Azienda è unica.

Per meglio vestire il lavoro sulle esigenze di ogni azienda o professionista, dopo un confronto preliminare volto a comprendere gli intenti e le direzioni da dare alla consulenza, si definiscono tempi e modalità legate al progetto sul piano pratico.
Il nostro lavoro insieme ci vedrà intervenire unendo il lavoro di due figure professionali che si affiancheranno nella consulenza.

Per l’intervento sul piano pratico, di stampo gestionale e manageriale,  il lavoro sarà affiancato dalla consulenza di un’esperta in strategie di business, Lisanna Mancuso.

Un gruppo di persone con appartenenti all’azienda, da scegliere in base alle tematiche e alle priorità da affrontare (in alcuni casi possono partecipare anche persone non necessariamente appartenenti all’azienda);

Una stanza in cui si possa formare un cerchio, attrezzata con sedie e possibilmente un tappeto o dei cuscini (non servono lavagne a fogli mobili, proiettori, pc, o altre attrezzature multimediali che solitamente accompagnano interventi di formazione/consulenza aziendale).

Quali strumenti occorrono per una consulenza aziendale di questo tipo?

Dopo un iniziale “giro” di presentazioni in cui ciascun partecipante esprime ciò che porta come maggiore contributo all’interno dell’azienda, ciò che più gli sta a cuore rispetto al suo ruolo, una criticità della quale si rende conto, si passa al movimento “primario”.

In modo a tratti spontaneo a tratti collegato ad una struttura appositamente decodificata, i partecipanti agiscono disponendosi nello spazio.

Elemento centrale del metodo nella prima fase è la “messa in scena” – proprio come in una rappresentazione – delle tematiche proposte dal Cliente: attraverso un’attenta analisi e valutazione della messa in scena si ha l’opportunità di osservare un malfunzionamento organizzativo o relazionale, avviando poi, con opportuni interventi, precise dinamiche risolutive e strategie da attuare che risultino vincenti.

Per chi lavora in proprio, Seconda Visione per le Aziende è utile a individuare e risolvere le problematiche legate alla buona realizzazione delle attività personali.

Seconda Visione per le Aziende

Obiettivi

  • chiarire rapporti e schemi di interazione nelle organizzazioni
  • agevolare l’integrazione tra personale aziendale dipendente e collaboratori-consulenti
  • far emergere il clima aziendale più profondo, gestire e risolvere i conflitti
  • avviare, gestire e consolidare processi di cambiamento organizzativo
  • sviluppare e sostenere i processi di innovazione
  • migliorare la collaborazione nei team
  • esaminare lo “stato di salute” di un’azienda nelle sue diverse componenti organizzative


Seconda Visione e scelta del personale

  • scegliere con chiarezza il candidato più idoneo per la posizione da ricoprire
  • predisporre e migliorare in modo concreto e decisivo le condizioni per un suo successivo inserimento in azienda
  • disegnare l’organigramma interno.


Tra gli argomenti trattati

  • definire gli obiettivi personali e di gruppo
  • comprendere cosa accade quando rispettiamo o non rispettiamo i principi di Ordine e di Gerarchia
  • occupare il proprio posto consapevolmente (diritti, doveri, responsabilità);
  • lavorare sulle dinamiche interne per riconoscere i punti deboli e i punti di forza del lavoro di gruppo
  • migliorare le relazioni tra colleghi
  • l’azione e il blocco: vecchie e nuove progettualità, cosa conviene?
  • dare e avere: equilibrio tra vita lavorativa e familiare
  • migliorare e ottimizzare i rapporti con clienti e fornitori

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