Le Costellazioni Familiari sono uno strumento efficace che ci permette di affrontare, comprendere, integrare e trasformare diversi aspetti della nostra vita.
Possono essere applicate a tutti gli aspetti dell’esistenza, dalle disarmonie nelle relazioni alle questioni di salute, dalla carriera alla risoluzione di questioni pratiche. Sono molto utili nell’affrontare quei temi che tornano ciclicamente, che si ripresentano nonostante il tanto lavoro di comprensione su noi stessi che facciamo.
In questo articolo sul mio blog ti spiego cosa sono le Costellazioni Familiari, quando nascono e come funzionano.
Siamo il frutto di una grande storia che stabilisce chi siamo molto prima della nostra nascita.
Apparteniamo ad un sistema complesso comunemente definito Sistema Familiare.
Questo sistema è modellato da qualsiasi tipo di esperienze più o meno drammatiche vissute dai suoi membri, è vivo e in movimento, “un’entità” con una coscienza autonoma governata da leggi molto precise.
Per cogliere appieno il significato di questo lavoro è davvero importante assumere una prospettiva Sistemica.
Esistono infatti diversi metodi e diversi tipi di costellazioni ognuna con le sue specificità, ci sono le Costellazioni Familiari, Spirituali, Aziendali, Sciamaniche e molte altre ancora. In ogni caso, sempre quando sentiamo il termine Costellazione ci riferiamo ad un Sistema e ad un approccio Sistemico.
Costellazioni Familiari: cosa significa Approccio Sistemico?
Si tratta di un vero e proprio modo di guardare la vita, in cui l’individuo non è mai preso come elemento singolo o isolato ma è inserito in un determinato contesto di relazioni, un Sistema.
Ciascuno di noi, infatti, appartiene a più sistemi, apparteniamo al sistema del paese in cui siamo nati, a quello del paese in cui viviamo, diventiamo parte di tutti i gruppi a cui scegliamo di appartenere, con cui condividiamo un credo e comuni valori (un buon esempio sono le religioni).
Tuttavia senza dubbio, il sistema che più influenza chi siamo e la nostra vita è il nostro Sistema Familiare di Origine (quello da cui arriviamo, mamma, papà, fratelli, sorelle, nonni eccetera).
Il nostro Sistema Familiare di origine definisce letteralmente chi siamo, questo accade fisicamente, infatti dai nostri antenati ereditiamo tratti somatici, fisicità, lineamenti, particolarità del corpo fisico e questo è scritto nel nostro DNA, definito codice genetico.
Nello stesso identico modo ereditiamo credenze, emozioni, a volte persino il destino di qualcuno che probabilmente non abbiamo mai nemmeno conosciuto.
Per comprendere cos’è e come funziona un Sistema useremo un esempio semplice ed estremamente efficace: il nostro corpo umano.
Si tratta di differenti parti, chiamati organi (cuore, polmoni, reni, stomaco, reni ecc.) ognuno dei quali occupa un suo posto specifico e svolge una funzione unica, ha un suo proprio ruolo.
Questi organi sono parte di un Sistema più Grande: il nostro corpo. Un organismo più grande che vive attraverso di loro.
Sono tutti strettamente collegati, connessi.
Se due di loro si scambiassero il posto, oppure se uno di questi organi venisse escluso dal gruppo tutti gli altri ne sarebbero condizionati ne sarebbe condizionato l’organismo più grande, il Sistema stesso.
Così funziona un Sistema, compreso quello familiare, in cui tutti i membri rivestono una vitale importanza, sono tra loro profondamente connessi e si condizionano a vicenda e da cui nessuno può essere escluso.
Il metodo delle Costellazioni Familiari Sistemiche si può definire esperienziale (cioè una vera e propria esperienza) che permette di accogliere e integrare informazioni sulle dinamiche inconsce che regolano le relazioni tra i membri di un gruppo, con particolare attenzione alla Famiglia di origine.
Le Origini delle Costellazioni Familiari
Le Costellazioni Familiari sono il frutto dell’esperienza e del grande lavoro di Bert Hellinger (16/12/1925 – 19/09/2019).
Un uomo geniale, uno psicologo, studioso di teologia e pedagogia, un pioniere coraggioso, capace di una visione unica e profonda.
La vita di Hellinger fu piuttosto intensa, la sua bibliografia è di dominio pubblico ma una parte della sua storia è senza dubbio incredibile. Durante un ‘soggiorno’ in Africa lungo 18 anni visse con una tribù chiamata Zulù: il Popolo delle Stelle (tradotto letteralmente).
Ne parlò in molti dei suoi seminari.
Osservando come questa comunità affrontava e risolveva disordini e conflitti, egli si rese conto che la tribù, il gruppo, veniva visto, osservato sempre come un unico grande sistema.
Un sistema nel quale ognuno aveva un ruolo proprio, un posto preciso e nel quale gli antenati erano sempre visti come membri attivi, anche qualora defunti.
Fu così che Hellinger agganciò un nuovo modo di guardare alla Vita.
Successivamente, come solo lui poteva fare, approfondì, perfezionò il metodo e lo diffuse dando vita alle Costellazioni Familiari Sistemiche.
Durante oltre 60 anni di pratica nel mondo, Bert Hellinger si rese conto che le Costellazioni Familiari spesso entravano in una nuova dimensione, più ampia e più profonda, dove non solo si risolvevano i problemi della vita, ma la persona ritrovava il profondo legame con se stessa, con la vita, con la sua parte spirituale, divenendo più matura e saggia.
In questa dimensione, guidati dallo Spirito, si sperimentano il vero amore, la relazione profonda con l’altro, l’apertura alla vita, il successo e la realizzazione personale.
La naturale evoluzione delle Costellazioni Familiari incontrò col tempo una nuova dimensione, spirituale.
Le costellazioni Spirituali di oggi giungono a ‘toccare’ l’anima, portando una pace profonda e una gioia interiore indescrivibili.
Il Campo Morfogenetico o la Rete
Rupert Sheldrake, biologo e saggista britannico elaborò la teoria dei campi morfogenetici, da morfogenesi, ossia la nascita della forma,
dal greco morphe = forma + genesis = genesi.
Ponendosi il problema di prevedere il comportamento di un sistema, un organismo composto da più parti, sulla base dei comportamenti dei suoi singoli elementi, individuò la presenza di una forza invisibile presente nello stesso ma non identificata con uno dei suoi componenti, bensì col sistema stesso.
Sheldrake giunse alla conclusione che gli organismi viventi sono organizzati tramite un campo intelligente.
Ciascun “campo morfico” è responsabile dell’organizzazione, della struttura e della forma del sistema, ha una sua memoria, determinata dal contributo di ciascun membro.
Ogni individuo facente parte di una specie, attinge alla memoria collettiva della specie e si sintonizza con i suoi membri passati, a sua volta contribuendo all’ulteriore sviluppo della specie stessa.
Ciascuno di noi è collegato al campo morfico del pianeta, della specie umana, della popolazione territoriale, della propria identità nazionale, fino al campo morfico della propria famiglia di origine.
I campi morfici di tutte le specie hanno una storia, e contengono memorie implicite date da un processo chiamato: risonanza morfica.
La risonanza morfica opera attraverso lo spazio e attraverso il tempo, dal passato al presente.
Tramite la risonanza morfica, ciascun membro di una specie riceve e al contempo contribuisce alla memoria collettiva delle specie.
In questa rete di connessione profonda in cui siamo in risonanza gli uni con gli altri, permane ogni memoria, sia dei vivi che dei morti.
La teoria dell’approccio sistemico si basa sul fa idea che il campo morfico sia in risonanza con l’inconscio collettivo del Sistema, con la coscienza del Sistema Familiare.
I morti non possono essere esclusi dal Sistema e lavorando in un gruppo possiamo osservare che qualsiasi tentativo di esclusione di un membro, viene percepito dal campo che entra in uno stato di inquietudine, finché la persona esclusa non viene riconosciuta e messa al proprio posto.
Durante la rappresentazione sistemica nel cerchio viene riprodotto il campo morfogenetico di chi sta cercando risposte.
Coloro che rappresentano, senza sapere nulla delle persone che stanno rappresentando, percepiranno le emozioni, i sentimenti e le relazioni delle persone rappresentate, anche rimanendo completamente all’oscuro della reale dinamica familiare, ma semplicemente perché entrate in connessione con la coscienza del sistema.
Così accade per un sistema familiare: ogni membro si muove in base alla qualità energetica del campo morfogenetico di appartenenza, campo che si ripete, così come si ripetono i destini familiari.
Nel sistema familiare il singolo membro è “entangled”* con gli altri componenti del sistema e questo appare in tutta la sua evidenza durante la messa in scena di un lavoro sistemico.
*[entanglement: Legame di natura fondamentale esistente fra particelle costituenti un sistema quantistico (dall’inglese to entangle «impigliare, intricare»). In base a esso, lo stato quantico di ogni costituente il sistema dipende istantaneamente dallo stato degli altri costituenti. Tale legame, implicito nella funzione d’onda del sistema, si mantiene anche quando le particelle sono a distanze molto grandi, e ha conseguenze sorprendenti e non intuitive, sperimentalmente verificate.]
Nel cerchio tutti i rappresentanti sono in risonanza fra di loro, percependo il campo morfico comune. Ogni movimento che si manifesta in un rappresentante comporta modificazioni anche per gli altri rappresentanti e così accade anche per le persone che sono state oggetto della rappresentazione. Un lavoro sistemico può permettere di interrompere la ripetizione di destini, favorendo un nuovo movimento, un movimento creativo.
Ogni componente familiare infatti è strettamente collegato e connesso agli altri membri della famiglia, tanto che qualsiasi modificazione che avviene in uno dei componenti, inevitabilmente condiziona anche gli altri membri del sistema/famiglia e/o del sistema/società o gruppo sociale. Siamo mossi da una coscienza intelligente, immensa, che tutto include, tutto connette.
Una forza Spirituale che cammina oltre al giudizio, verso la consapevolezza che tutto segue un ordine perfetto.
Le Costellazioni Familiari ci consentono, quindi, di svelare le cause nascoste di una determinata situazione e di osservare e divenire consapevoli delle dinamiche custodite nell’inconscio consentendoci di scoprire, portare alla luce e sciogliere “irrisolti” familiari che si trasmettono di generazione in generazione e che sono causa di dinamiche auto-limitanti su molti livelli.
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