Encanto

Dalla Colombia alla Cina: la seconda visione di Encanto

Non esistono dettagli troppo piccoli, e sempre, ciò che accade nel “Micro” rispecchia ciò che accade nel “Macro”.

Tra pochi giorni, per la precisione il primo di febbraio, inizierà quello che in Cina è chiamato l’anno della Tigre.
È l’anno che viene dopo quello del Bue, che a sua volta è venuto dopo quello del topo.

Sì, hai calcolato bene, il 2020, l’anno in cui questa situazione “pandemica” è esplosa, era l’anno del topo, animale, guarda caso, da sempre abbinato nell’immaginario collettivo alla peste, alla malattia e alle sperimentazioni da laboratorio.

Ma cosa sono questi animali associati agli anni nel calendario cinese? E cosa ci aspetta quindi in questo anno della tigre? 

Te lo racconto con la seconda visione di  Encanto, ultima opera della Disney che se non hai ancora visto ti consiglio di cercare subito.

Il cartone animato inizia facendo riferimento a tre anni di guerra che, se si pensa alla storia della Colombia, paese in cui sono ambientate le vicende, pare proprio essere la  “Guerra de los mil dìas”: una guerra civile nata in una situazione interna di brogli elettorali e esplosa dopo il crollo  sul mercato internazionale del prezzo del caffè. 

E sicuramente allora, come ora, nessuno si sarebbe aspettato di vivere tre anni chiusi in casa per sentirsi al sicuro mettendo però economicamente in ginocchio un intero paese.

Ed ecco che proprio una casa, detta Casita, è al centro delle vicende narrate. 

Casita è una casa magica, da sempre.
Magico è il fatto che Casita abbia accolto Abuela Alma dopo che, perduto il suo amore Pedro, ucciso mentre fuggivano dalla guerra, si trovò a crescere da sola i loro tre gemelli. Magico è il momento in cui Casita, che aggiunge stanze e piani con il crescere della famiglia, attribuisce a ciascun nuovo membro una porta corrispondente al potere speciale ed unico che gli verrà dato. C’è chi sente tutto, chi è forte, chi cambia forma, chi muovendosi fa sbocciare e muove petali di rose rosa… E poi c’è Maribel. Con lei la magia di Casita non pare aver funzionato del tutto. Lei è normale, ordinaria, o così pare ad una prima visione. 

Ma entriamo nel cartone con la seconda visione: se Maribel è la nipote che viene dopo Luisa, che è forte, porta pesi, e resta sempre nello stesso pezzo di terra come il bue, e che a sua volta viene dopo Dolores, che è minuta ed ha un super udito como il topo, allora Maribel è la tigre? O la tigre è sua sorella Isabel, così bella ed elegante? 

Prima di dirtelo mi fa piacere dirti perché credo sia utile condividere con te questo primo livello di una seconda visione di Encanto proprio ora che sta per iniziare l’anno della Tigre. 

Sono ormai vent’anni che studio come il calendario cinese abbia una forza simbolica che va ben oltre la riduttiva interpretazione del cosiddetto oroscopo cinese. E ormai so che non è un caso che nella moda, nell’arte, nei film e nei cartoni dell’anno ci siano sempre dei chiari riferimenti all’animale dell’anno. I dodici animali sono infatti simboli di  forze che agiscono in quell’anno e sta a noi leggerli ed interpretarli per farci consapevolmente ispirare  e facilitare il nostro agire concreto dell’anno di riferimento. 

Ecco perché è così importante per me condividere la seconda visione della tigre di Encanto. Perchè quest’anno abbiamo tutti bisogno della tigre!

Quindi torniamo alla domanda: Maribel è la tigre o lo è Isabel? E  aggiungiamo anche una domanda pratica: che consigli mi da la Tigre per questo anno? 

In realtà Encanto racconta chiaramente che l’anno della tigre è la combinazione delle due sorelle. Maribel ed Isabel insieme sono ferocia e grazia, unite grazie a quella connessione autentica con l’intelligenza del cuore è capace di accogliere i propri lati ombra e spiccare con coraggio il salto verso la bellezza e la Vita.

Isabel è la perfezione disinvolta, la femminilità e la grazia, a cui però è richiesta di fatto totale abnegazione: le aspettative della famiglia a scapito dei propri desideri. 

Maribel è il coraggio che segue l’istinto, che guarda bene, oltre il velo di ciò che i Madrigal, o nella nostra vita chi per essi, desidera mostrare al mondo, disubbidendo, per il bene i tutti

Ma che succede quando Maribel ha il coraggio di disubbidire per il bene di tutti i Madrigal? 

Lo scontro con Abuela Alma  è durissimo. La rigidità della nonna rappresenta perfettamente l’irretimento familiare e l’obbligo di anteporre il presunto bene comune alla felicità e alla realizzazione di tutti, ma a quale prezzo? In primis l’esclusione di uno dei suoi gemelli, Bruno, che avendo il dono della visione, spaventa e viene cacciato perché tacciato d’essere di malaugurio. E da questa esclusione l’inizio della fine della magia.

Mentre Dolores, il topolino, sente, ma non dice, che qualcosa sta accadendo, Maribel, segue l’istinto, entra nella stanza di Tio Bruno e, facendo salti, fisici nel cartone, e di coscienza fuor di metafora, decide di salvare la magia pur non sapendo come. 

Ecco una prima cosa che ci dice Encanto: i salti di Maribel sono i salti della tigre, quelli che anche  noi possiamo fare in questo anno. 

Ma proseguiamo con la seconda visione:

Come Maribel scopre che Tio Bruno non se n’è mai andato dalla Casita, e che di nascosto da sempre continua a  cercare di aggiustare le crepe della casa che perde la magia, così noi possiamo scoprire che le nostre paure sono al nostro servizio. 

E…

Come Maribel scopre che esistano cose che non possono essere riparate e devono crollare dalle fondamenta, così noi possiamo ricostruire le nostre vite con una nuova consapevolezza

Ma Maribel, così come noi non può fare tutto da sola. Perché la magia torni rinnovata, diversa,  e più forte che mai, Maribel ha due incontri. 

Il primo è quello con la sorella Isabel che le svela il dolore del vivere intrappolata nel dovere essere perfetta e bella come gli altri la vogliono. Meraviglioso il loro abbraccio e la trasformazione successiva del potere di Isabel: da creatrice di petali di rosa rosa tutti uguali a creatrice di piante tropicali e carnivore.

Il secondo è quello con la Abuela. Maribel la incontra al fiume, lo stesso fiume in cui Abuela Alma aveva salutato per l’ultima volta nonno Pedro. Nonna e nipote ripercorrono insieme la storia della famiglia: dal ballo in cui Alma e Pedro si innamorarono, alla nascita dei gemelli, fino alla fuga dalla guerra e alla scomparsa di Pedro. È da questo racconto condiviso che capiamo che chiudere il cuore non è mai la scelta giusta: La magia dell’amore includente, quello rappresentato dalla candela del ballo dei nonni,  aveva creato Casita, con la sua candela magica, ad Encanto, mentre la rigidità difensiva della mera razionalità di Abuela stava distruggendo tutto il miracolo. È un abbraccio a far cambiare tutto. Quegli abbracci che oggi sono così rari anche per noi: un abbraccio tra nonna e nipote, tra esperienza e cambiamento. Te lo anticipo: sei  pronto ad abbracciare in questo anno della tigre? 

Il finale del cartone vede Tio Bruno riaccolto nella famiglia, ed una Casita, nel frattempo andata completamente a pezzi, ricostruita non più dalla magia della famiglia Madrigal, ma da tutti gli abitanti del villaggio, fino ad allora dipendenti da quella famiglia con i super poteri, ed ora invece impegnati nel fare la loro parte,  “una cosa alla volta”, normalmente.

Molto forte come messaggio per il 2022. 

Siamo tutti chiamati a ricostruire Casita, la nostra e quella dell’intera umanità.
È finito il tempo di affidare ad altri con veri o presunti super poteri il nostro destino. 

La Tigre segue il cuore, disubbidisce a schemi e paradigmi se nocivi, per salvare se stessa e tutti gli altri. Come? 

Non so cosa deciderai di fare nel tuo anno della Tigre. 

Io so che inizierò con un abbraccio, e poi uscirò dalle gabbie, anche da quelle  dorate. E se non sarà facile salterò, come Maribel, con la bellezza unica e libera di Isabel. 

Grazia e Ferocia: questo è il mix perfetto per l’anno della Tigre, sta a te realizzarlo a modo tuo.

Ps. “spaventa un nuovo mondo che cambia sempre senza fermarsi, ma tu lascia che cambi.
Quante parete vedrai andare giù, dietro non c’è più nulla perché…è tuo il domani
”.

Grazie a Samantha Marcelli per il suo prezioso contributo!

Sara Savini e Michela Di-Giusto

 

photo credit: Disney

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Il fine ultimo di ogni saggezza è l'azione: agire al servizio della vita e dell'amore.
Solo attraverso l'azione la saggezza si dimostra al tempo stesso vera.

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